Un paio di mesi fa googlavo borse fotografiche per donna e nonostante nella mia ricerca apparissero borse fotografiche impensabili, colorate, capienti suddivise in scomparti ero sempre più triste.
In Italia di tutto quello che la mia ricerca mi faceva vedere non si vende niente, immagino che non ci sia mercato. Le uniche borse non nere sono della Culman o del National Geographic se state partendo per un safari in Africa. Ma per chi come me cercava una borsa che si abbinasse anche ad un abbigliamento più sobrio, adatto ad un matrimonio o ad un vernissage, a una mostra o a un giro in città misto shopping/fotografico niente, in questa italia popolata e governata da maschi, il cui mercato è maschio e solo un maschio/macho può portare in giro una macchina fotografica non esiste niente di vagamente fashion.
Però quelle borse che si materializzavano sul mio monitor esistono non me le sono sognate, esistono in mercati più aperti dove anche le mamme possono essere dotate di una macchina fotografica per scattare foto ai propri pargoli o per uno shooting professionale. Esistono in America, in Australia e in Lettonia, e ci sono rivenditori in tutta Europa almeno un negozio in ogni capitale (Italia esclusa ovviamente).Sono borse fotografiche da donna fatte da donne, da donne fotografe ecco la differenza.
Quindi rimangono pochissime alternative o aspettare il prossimo viaggio all’estero per prenderne una o comprare online, quest’ultima cosa che faccio tranquillamente però ha i suoi lati negativi soprattutto se si compra in America, al costo della borsa c’è da aggiungere il costo di dogana, iva e spese di spedizione raggiungendo una cifra ragguardevole.
Ecco, oppure c’è la terza possibilità partecipare ad un giveaway e confidare nella vostra buona stella.Così io che nella mia stella non confido mai o quasi, un giorno casualmente ho visto su facebook un giveaway ed ho partecipato (inserite l’email, fate un paio di mi piace et voilà se siete fortunati il vostro indirizzo sarà estratto tra un tot di partecipanti). La sera che sono andata a controllare i risultati non credevo ai miei occhi neanche avessi vinto alla lotteria americana la green card. Il mio nome era lì tra le 5 fortunate. E mi sono sentita davvero milionaria.
Ho vinto una borsa fotografica da femmina, verde acido in ecopelle, dotata di scomparti e tasche, utile e piacevole alla vista. Ho vinto una borsa Epiphanie e siccome le donne di Epiphanie ci sanno proprio fare il regalo è stato davvero grande, nella lettera ufficiale ci hanno detto che potevamo scegliere una qualsiasi delle borse del loro store ed ecco come mettere in crisi una donna. Scegliere una borsa tra 60 varianti di modello e/o colore. Ho impiegato una giornata intera facendo ammattire tutti, poi alla fine ho scelto. Ho scelto una borsa grigia molto capiente, con manici e tracolla, e la borsa è arrivata!
Ottima scelta e ottimo post. Ho riso leggendo e ho pensato che forse le case di moda italiane non considerano abbastanza femminile una donna con la macchina fotografica, a tal punto da progettare per loro una borsa, boh, o forse sono gli uomini a non volere concorrenti donne. L’Italia è un Paese di contraddizioni e di maschilisti.
O forse mancano donne così intraprendenti da pensare che se una cosa manca e se qualcuno ne sente la sua mancanza è il caso di lavorare per realizzarla.
Ebbrava Evolina!
bellissimo post, dritto al sodo della culturalmente maschilista realtà italiota. Viva le “femmine” e, soprattutto, viva le fotografe con le borse “fescion”!